lunedì 22 ottobre 2012

CONTRIBUTO AMBIENTALE CONAI, FACCIAMO DUE CONTI




 

Il recupero e il riciclo dei materiali da imballaggio sono ormai delle variabili imprescindibili di cui tenere conto durante l’intero processo di produzione, a partire dalle scelte effettuate al momento dell’ideazione e determinazione del prodotto. E poi i clienti stessi, una volta giunti nelle proprie case, si preoccupano quasi sempre di seguire le corrette direttive sulla raccolta differenziata.

Il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) è un organismo senza fini di lucro, costituito dai produttori e dagli utilizzatori di imballaggi, che ha come obiettivo il recupero e il riciclo dei materiali di imballaggio previsti dal decreto Ronchi. Le aziende iscritte sono circa un milione e mezzo, aziende che vengono spinte a farsi portatrici dell’ideale di responsabilità sui proprio prodotti. Grazie a Conai, mentre in Italia nel 1998 veniva recuperato il 33% degli imballaggi, oggi si è saliti al 75% (cioè 3 su 4).
Il costo per i maggiori oneri per la raccolta differenziata, il riciclaggio e il recupero dei materiali di imballaggio viene ripartito tra i produttori e gli utilizzatori attraverso il Contributo Ambientale. Questa quota, che varia “in proporzione alla quantità totale, al peso e alla tipologia del materiale di imballaggio immesso sul mercato nazionale”, ha subìto negli ultimi anni alcuni aggiustamenti.


Variazioni Contributo Ambientale dal 2008 ad oggi
(€/ton)

ANNO
CARTA
PLASTICA
2008
30,00/22,00
72,30
2009
22,00
105,00/195,00
2010
22,00
195,00/160,00
2011
22,00
160,00/140,00
2012
14,00/10,00
120,00/110,00







 
L’ultima novità è molto recente: dal 1 ottobre, infatti,  l’entità del contributo per la carta è stata ridotta di 4,00€ alla tonnellata. Quella per la plastica di 10,00€.
Ma queste cifre non devono ingannare: il contributo da pagare per la plastica rimane di più di 10 volte superiore a quello per la carta.
Questo significa che, se consideriamo 1.000 confezioni portauova, la tassa da pagare risulta essere di €0,54 per la carta e di € 2,64 per la plastica, cioè 5 volte più alta.

Evoluzione del contributo ambientale (€ a tonnellata)

Confezione 2x6 uova
carta
plastica
Peso
(gr)
54
24
peso per 1000 confezioni (kg)
54
24
costo Conai per 1000 chili (€)
10,00
110,00
confezioni per 1000 chili
(€)
18450
41666
costo Conai a confezione
(€)
0,000542
0,00264
costo Conai 1000 confezioni
(€)
0,542005
2,640042













Certo, anche questo è un paramento da tenere in grande considerazione quando si riflette sulla convenienza della scelta dell’imballaggio.
Il recupero e il riciclo della plastica sono dei processi complessi, perché questo materiale comprende una varietà di diversi polimeri che ne favoriscono la versatilità, a scapito però della semplicità di riciclaggio.
La carta rimane il materiale di imballaggio più riciclato in Europa. Conai informa che, nel 2010, il recupero complessivo dei rifiuti di imballaggio ha raggiunto un tasso dell’80% per la carta e del 35% per la plastica.
È necessario ridurre il consumo delle materie prime. Non è importante la biodegradabilità dei materiali, è fondamentale che possano essere riciclati, al fine di re-immettere nel ciclo produttivo le materie prime. 

Gli imballaggi per uova Hartmann sono composti al 100% da carta riciclata, il che significa che, per la loro produzione, non viene sprecata nemmeno una risorsa, rinnovabile o non che sia.

 

martedì 16 ottobre 2012

UN GALLO DI CARTONE

Com'è possibile realizzare questo bellissimo gallo colorato, partendo dalle confezioni per uova in carta riciclata? Ce lo spiega Rosi Jo nel suo blog!







Forza! Trovare idee nuove e sorprendenti per riutilizzare le confezioni portauova in cartone non è mai stato così semplice!



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