venerdì 13 luglio 2012

CALDO / FREDDO = CONDENSA = GERMI E BATTERI


Gli imballaggi in fibra assorbono l’umidità e agiscono come un secondo guscio protettivo

“Durante il trasporto e lo stoccaggio le uova devono essere tenute pulite, asciutte e libere da qualsiasi odore e devono essere efficacemente protette da urti, dalla luce e dai cambiamenti di temperatura”
Direttiva CE n.2295/2003

Con l’arrivo dell’estate, il caldo diventa uno dei problemi più contingenti di cui occuparsi.

Ma, quando si parla della corretta conservazione degli alimenti, in particolar modo delle uova, non è l’alta temperatura in sé a rappresentare un ostacolo. Piuttosto, il fattore da dover tenere in seria considerazione è la variazione delle temperature che avviene durante il circuito della logistica, e che inevitabilmente porta alla formazione di umidità da condensa.

Questo processo è molto difficile da prevenire, ma non per questo non vi si può porre riparo! La condensa si verifica quando l’aria si raffredda su una superficie calda: l’aria fredda immagazzina meno acqua e scarica l’eccesso di acqua come condensa.
Essa crea problemi alla commercializzazione del prodotto e favorisce la proliferazione di microrganismi alternanti, come le muffe. È quindi di estrema importanza conservare le uova in imballaggi che limitino questo possibile danno.
Infatti alcuni tipi di imballaggi, soprattutto quelli impermeabili, non permettono la traspirazione dei prodotti umidi, oppure non consentono alla condensa che può svilupparsi dentro le confezioni di asciugarsi, qualora ci siano sbalzi di temperatura.
Per questo motivo, niente esiste di meglio del materiale Fibro Care per le vaschette delle uova. A differenza dei contenitori per uova realizzati con materiale sintetico (quella plastica trasparente, rigida e “croccante” è polistirene o polipropilene), la carta riciclata lascia traspirare l’uovo, impedisce la formazione di condensa da umidità e, soprattutto, non fa penetrare la luce.
È questo il modo migliore di conservare questo prezioso alimento. La condensa di umidità o l’incrinatura del guscio, infatti, favoriscono lo sviluppo di germi e batteri che possono formare sulla superficie del guscio anche piccole colonie, le quali si moltiplicano in ambiente umido e caldo e potrebbero infettare il cibo al momento del suo utilizzo.
L’uovo è un germoglio di vita, è la cellula più grande, e il suo guscio non è impermeabile. Ci si deve chiedere che fine farà quell'uovo, che l’allevatore ha fatto giungere entro 24/48 ore al punto vendita e che poi viene raffreddato a 4°C o 19°C; ripreso dal consumatore, posto in auto o in un sacchetto di plastica, portato a casa a temperature proibitive da aprile ad ottobre, riposto in frigo e preparato poi come fresco. Quante volte si bagna il guscio in questo percorso ad ostacoli? 

Attraverso il guscio l’uovo scambia ossigeno e umidità, interagendo con l’ambiente esterno: l’imballaggio Hartmann lo sa rispettare e proteggere.
La confezione ideale deve essere pertanto in grado di proteggere dalla luce e di mantenere sempre l'ambiente asciutto, quindi dev’essere assorbente e traspirante.
Gli imballaggi Hartmann rispondono egregiamente a questi requisiti

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