martedì 14 gennaio 2014

Contributo Ambientale Conai: RIfacciamo due conti


CONTRIBUTO AMBIENTALE CONAI, RIFACCIAMO DUE CONTI

dal 1 ottobre 2013 il contributo per la carta è stato ulteriormente ridotto fino a 4,00€ alla tonnellata
Il recupero e il riciclo dei materiali da imballaggio sono ormai delle variabili imprescindibili di cui tenere
conto durante l’intero processo di produzione, a partire dalle scelte effettuate al momento dell’ideazione
e determinazione del prodotto. E poi i clienti stessi, una volta giunti nelle proprie case, si preoccupano
quasi sempre di seguire le corrette direttive sulla raccolta differenziata.

Il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) è un organismo senza fini di lucro, costituito dai produttori e
dagli utilizzatori di imballaggi, che ha come obiettivo il recupero e il riciclo dei materiali di imballaggio
previsti dal decreto Ronchi. Le aziende iscritte sono circa un milione e mezzo, aziende che vengono
spinte a farsi portatrici dell’ideale di responsabilità sui proprio prodotti. Grazie a Conai, mentre in Italia
nel 1998 veniva recuperato il 33% degli imballaggi, oggi si è saliti al 75% (cioè 3 su 4).

Il costo per i maggiori oneri per la raccolta differenziata, il riciclaggio e il recupero dei materiali di
imballaggio viene ripartito tra i produttori e gli utilizzatori attraverso il Contributo Ambientale.
Questa quota, che varia "in proporzione alla quantità totale, al peso e alla tipologia del materiale di
imballaggio immesso sul mercato nazionale", ha subìto negli ultimi anni alcuni aggiustamenti.



Variazioni Contributo Ambientale dal 2008 ad oggi (€/ton)


Variazioni Contributo Ambientale dal 2008 ad oggi (€/ton)
ANNO



CARTA




PLASTICA




2008




30,00/22,00



72,30



2009




22,00



105,00/195,00



2010




22,00



195,00/160,00



2011




22,00



160,00/140,00



2012




14,00/10,00



120,00/110,00



2013




6,00/4,00



110,00



L’ultima novità è molto recente: dal 1 ottobre, infatti, l’entità del contributo per la carta è stata
ulteriormente ridotta fino a 4,00€ alla tonnellata. Quella della plastica è rimasta invariata rispetto al 2012

e rimane di più di 20 volte superiore a quello per la carta.
Questo significa che, se consideriamo 1.000 confezioni portauova,

la tassa da pagare risulta essere di
€0,216 per la carta e di € 2,64 per la plastica, cioè 12 volte più alta.

Evoluzione del contributo ambientale (€ a tonnellata)

Confezione 2x6 uova

carta




plastica




Peso (gr)




54



24



peso per 1000 confezioni (kg)




54



24



costo Conai per 1000 chili (€)




4,00



110,00



confezioni per 1000 chili (€)




18450



41666



costo Conai a confezione (€)




0,000216



0,00264



costo Conai 1000 confezioni (€)



0,21680
2,640042

Certo, anche questo è un paramento da tenere in grande considerazione quando si riflette sulla
convenienza della scelta dell’imballaggio.
Il recupero e il riciclo della plastica sono dei processi complessi, perché questo materiale comprende
una varietà di diversi polimeri che ne favoriscono la versatilità, a scapito però della semplicità di
riciclaggio.
La carta rimane il materiale di imballaggio più riciclato in Europa. Conai informa che, nel 2010, il
recupero complessivo dei rifiuti di imballaggio ha raggiunto un tasso dell’80% per la carta e del 35%
per la plastica.
È necessario ridurre il consumo delle materie prime. Non è importante la biodegradabilità dei
materiali, è fondamentale che possano essere riciclati, al fine di re-immettere nel ciclo produttivo le
materie prime.
Gli imballaggi per uova

Hartmann sono composti al 100% da carta riciclata, il che significa che, per la loro produzione, non
viene sprecata nemmeno una risorsa, rinnovabile o non che sia.
 

lunedì 22 ottobre 2012

CONTRIBUTO AMBIENTALE CONAI, FACCIAMO DUE CONTI




 

Il recupero e il riciclo dei materiali da imballaggio sono ormai delle variabili imprescindibili di cui tenere conto durante l’intero processo di produzione, a partire dalle scelte effettuate al momento dell’ideazione e determinazione del prodotto. E poi i clienti stessi, una volta giunti nelle proprie case, si preoccupano quasi sempre di seguire le corrette direttive sulla raccolta differenziata.

Il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) è un organismo senza fini di lucro, costituito dai produttori e dagli utilizzatori di imballaggi, che ha come obiettivo il recupero e il riciclo dei materiali di imballaggio previsti dal decreto Ronchi. Le aziende iscritte sono circa un milione e mezzo, aziende che vengono spinte a farsi portatrici dell’ideale di responsabilità sui proprio prodotti. Grazie a Conai, mentre in Italia nel 1998 veniva recuperato il 33% degli imballaggi, oggi si è saliti al 75% (cioè 3 su 4).
Il costo per i maggiori oneri per la raccolta differenziata, il riciclaggio e il recupero dei materiali di imballaggio viene ripartito tra i produttori e gli utilizzatori attraverso il Contributo Ambientale. Questa quota, che varia “in proporzione alla quantità totale, al peso e alla tipologia del materiale di imballaggio immesso sul mercato nazionale”, ha subìto negli ultimi anni alcuni aggiustamenti.


Variazioni Contributo Ambientale dal 2008 ad oggi
(€/ton)

ANNO
CARTA
PLASTICA
2008
30,00/22,00
72,30
2009
22,00
105,00/195,00
2010
22,00
195,00/160,00
2011
22,00
160,00/140,00
2012
14,00/10,00
120,00/110,00







 
L’ultima novità è molto recente: dal 1 ottobre, infatti,  l’entità del contributo per la carta è stata ridotta di 4,00€ alla tonnellata. Quella per la plastica di 10,00€.
Ma queste cifre non devono ingannare: il contributo da pagare per la plastica rimane di più di 10 volte superiore a quello per la carta.
Questo significa che, se consideriamo 1.000 confezioni portauova, la tassa da pagare risulta essere di €0,54 per la carta e di € 2,64 per la plastica, cioè 5 volte più alta.

Evoluzione del contributo ambientale (€ a tonnellata)

Confezione 2x6 uova
carta
plastica
Peso
(gr)
54
24
peso per 1000 confezioni (kg)
54
24
costo Conai per 1000 chili (€)
10,00
110,00
confezioni per 1000 chili
(€)
18450
41666
costo Conai a confezione
(€)
0,000542
0,00264
costo Conai 1000 confezioni
(€)
0,542005
2,640042













Certo, anche questo è un paramento da tenere in grande considerazione quando si riflette sulla convenienza della scelta dell’imballaggio.
Il recupero e il riciclo della plastica sono dei processi complessi, perché questo materiale comprende una varietà di diversi polimeri che ne favoriscono la versatilità, a scapito però della semplicità di riciclaggio.
La carta rimane il materiale di imballaggio più riciclato in Europa. Conai informa che, nel 2010, il recupero complessivo dei rifiuti di imballaggio ha raggiunto un tasso dell’80% per la carta e del 35% per la plastica.
È necessario ridurre il consumo delle materie prime. Non è importante la biodegradabilità dei materiali, è fondamentale che possano essere riciclati, al fine di re-immettere nel ciclo produttivo le materie prime. 

Gli imballaggi per uova Hartmann sono composti al 100% da carta riciclata, il che significa che, per la loro produzione, non viene sprecata nemmeno una risorsa, rinnovabile o non che sia.

 

martedì 16 ottobre 2012

UN GALLO DI CARTONE

Com'è possibile realizzare questo bellissimo gallo colorato, partendo dalle confezioni per uova in carta riciclata? Ce lo spiega Rosi Jo nel suo blog!







Forza! Trovare idee nuove e sorprendenti per riutilizzare le confezioni portauova in cartone non è mai stato così semplice!



venerdì 13 luglio 2012

CALDO / FREDDO = CONDENSA = GERMI E BATTERI


Gli imballaggi in fibra assorbono l’umidità e agiscono come un secondo guscio protettivo

“Durante il trasporto e lo stoccaggio le uova devono essere tenute pulite, asciutte e libere da qualsiasi odore e devono essere efficacemente protette da urti, dalla luce e dai cambiamenti di temperatura”
Direttiva CE n.2295/2003

Con l’arrivo dell’estate, il caldo diventa uno dei problemi più contingenti di cui occuparsi.

Ma, quando si parla della corretta conservazione degli alimenti, in particolar modo delle uova, non è l’alta temperatura in sé a rappresentare un ostacolo. Piuttosto, il fattore da dover tenere in seria considerazione è la variazione delle temperature che avviene durante il circuito della logistica, e che inevitabilmente porta alla formazione di umidità da condensa.

Questo processo è molto difficile da prevenire, ma non per questo non vi si può porre riparo! La condensa si verifica quando l’aria si raffredda su una superficie calda: l’aria fredda immagazzina meno acqua e scarica l’eccesso di acqua come condensa.
Essa crea problemi alla commercializzazione del prodotto e favorisce la proliferazione di microrganismi alternanti, come le muffe. È quindi di estrema importanza conservare le uova in imballaggi che limitino questo possibile danno.
Infatti alcuni tipi di imballaggi, soprattutto quelli impermeabili, non permettono la traspirazione dei prodotti umidi, oppure non consentono alla condensa che può svilupparsi dentro le confezioni di asciugarsi, qualora ci siano sbalzi di temperatura.
Per questo motivo, niente esiste di meglio del materiale Fibro Care per le vaschette delle uova. A differenza dei contenitori per uova realizzati con materiale sintetico (quella plastica trasparente, rigida e “croccante” è polistirene o polipropilene), la carta riciclata lascia traspirare l’uovo, impedisce la formazione di condensa da umidità e, soprattutto, non fa penetrare la luce.
È questo il modo migliore di conservare questo prezioso alimento. La condensa di umidità o l’incrinatura del guscio, infatti, favoriscono lo sviluppo di germi e batteri che possono formare sulla superficie del guscio anche piccole colonie, le quali si moltiplicano in ambiente umido e caldo e potrebbero infettare il cibo al momento del suo utilizzo.
L’uovo è un germoglio di vita, è la cellula più grande, e il suo guscio non è impermeabile. Ci si deve chiedere che fine farà quell'uovo, che l’allevatore ha fatto giungere entro 24/48 ore al punto vendita e che poi viene raffreddato a 4°C o 19°C; ripreso dal consumatore, posto in auto o in un sacchetto di plastica, portato a casa a temperature proibitive da aprile ad ottobre, riposto in frigo e preparato poi come fresco. Quante volte si bagna il guscio in questo percorso ad ostacoli? 

Attraverso il guscio l’uovo scambia ossigeno e umidità, interagendo con l’ambiente esterno: l’imballaggio Hartmann lo sa rispettare e proteggere.
La confezione ideale deve essere pertanto in grado di proteggere dalla luce e di mantenere sempre l'ambiente asciutto, quindi dev’essere assorbente e traspirante.
Gli imballaggi Hartmann rispondono egregiamente a questi requisiti

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